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La mia terra, Frisa, è il “Cuore Verde d’Abruzzo”, un luogo che custodisco con orgoglio. È qui che le vette della Majella incontrano la brezza dell’Adriatico, creando un angolo di mondo unico.
In un mercato pieno di prodotti industriali, anonimi e senza storia, ho una missione: difendere la Purezza di questo territorio e portare intatta sulla tua tavola il vero olio abruzzese.
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Voglio accompagnarti in un viaggio che va oltre il semplice assaggio, per farti scoprire cosa si nasconde davvero dietro un olio di qualità.
L’Abruzzo è una terra dove la natura si esprime con una forza primordiale, una regione che custodisce gelosamente il suo titolo di “regione verde d’Europa”.
È un mosaico di paesaggi unici, dove i fianchi selvaggi della Majella scivolano dolcemente verso le colline in cerca dell’azzurro del Mar Adriatico.
Ed è proprio qui, nel punto esatto in cui la montagna dialoga con la brezza della Costa dei Trabocchi, che nasce il mio tesoro verde: l’olio abruzzese.
Ma la mia promessa non sarebbe autentica se ignorassi la realtà del mercato.
In un mondo dominato dal prodotto agroalimentare generico e industriale, riconoscere la qualità è diventato davvero molto difficile.
È per questo che nasce questa guida: per aiutarti a riconoscere la vera Purezza di un olio che è espressione diretta del suo territorio.
Voglio accompagnarti in un viaggio che va oltre il semplice assaggio, per farti scoprire cosa si nasconde davvero dietro un olio di qualità. E quando avrai finito, mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensi.
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Ti spiego quali sono gli elementi che rendono l’olio abruzzese così speciale e come questi si ritrovano nella mia personale interpretazione.
In sintesi, la sua unicità si fonda su tre pilastri:
Ora, lascia che ti racconti nel dettaglio ognuno di questi punti.
Tutto parte da qui, dalla mia terra incontaminata.
L’Abruzzo è un territorio unico, dove le correnti fredde della Majella si mescolano con la brezza marina dell’Adriatico, creando un microclima ideale per l’olivicoltura.
Non a caso, alcune delle nostre zone sono state definite il “triangolo d’oro dell’olio”.
Le nostre colline, protette dalle montagne ma aperte al mare, sono il segreto di un’oliva che matura in modo equilibrato, senza eccessi.
Questa è la culla dove nascono i miei prodotti abruzzesi, un ambiente che garantisce la Purezza fin dal principio.
Ogni olio è figlio delle sue olive, e in Abruzzo abbiamo delle varietà (che noi chiamiamo cultivar) con una forte personalità.
Il segreto del mio Olio Gentile d’Abruzzo non sta nell’usare una sola varietà, ma nel creare un blend personale, un’armonia di sapori in cui ogni cultivar ha un ruolo preciso.
Ecco le protagoniste che ho scelto per il mio blend:

Gentile di Chieti (60 – 70%)
È la regina indiscussa del mio blend e del nostro territorio. È lei a infondere quella nota di mandorla dolce e un fruttato medio che, essendo perfettamente equilibrato e mai aggressivo, rappresenta il cuore della Gentilezza.

Leccino
Una varietà conosciuta per il suo equilibrio. Apporta al blend note fresche e un leggero sentore amaro e piccante, fondamentale per dare carattere senza mai essere invadente.

Frantoio
La utilizzo per dare struttura e complessità. Aggiunge sentori che ricordano l’erba fresca e il carciofo, contribuendo alla ricchezza aromatica e alla conservabilità del prodotto.

Rustica e Canino
Sono le mie note “personali”, cultivar che coltivo e che mi aiutano a raggiungere il bilanciamento finale che cerco ogni anno, a seconda di come la stagione ha trattato le olive.
L’unione di queste varietà, in un equilibrio che ho perfezionato negli anni, dà vita a quell’esperienza di gusto unica che ho voluto chiamare Gentilezza.
Ma alla fine, cosa senti quando assaggi un vero olio abruzzese?
Come assaggiatore certificato, il mio compito è proprio quello di eseguire un controllo qualitativo e olfattivo su ogni produzione.
Un olio di qualità si riconosce per un gusto fruttato dalle leggere note di amaro e piccante che ne testimoniano la freschezza e la ricchezza di polifenoli, preziosi antiossidanti.
Il mio obiettivo, però, è sempre stato quello di domare queste note per creare un’esperienza di gusto che sia l’opposto di un sapore aggressivo e invadente.
Il mio Olio Gentile d’Abruzzo si presenta con un colore giallo brillante dai riflessi verdi e un gusto fruttato medio, che rilascia al palato un sapore delicato ed equilibrato.
È un olio che non copre mai il cibo, ma lo esalta con rispetto.
È questa, per me, la vera Gentilezza.
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Riconoscere un olio di qualità significa imparare a guardare oltre l’etichetta e capire quali sono i dettagli che separano un prodotto artigianale da uno industriale e anonimo.
Prima di entrare nei dettagli, come Custode della Purezza, ti svelo i tre segreti per riconoscere al primo colpo un olio di qualità superiore:
1. Controllo del tempo
Un vero olio artigianale nasce da olive lavorate entro poche ore dalla raccolta.
La velocità è la nemica dell’ossidazione e la garanzia di un prodotto fresco e puro.
2. Verifica del metodo
Cerca sempre la dicitura “estratto a freddo”.
È un processo delicato che, non superando mai i 26°C, preserva intatti tutti i profumi e le proprietà dell’olio.
3. Lettura dei numeri
L’acidità è la prova scientifica della qualità.
Un olio extravergine di alta qualità ha valori bassissimi (sotto lo 0,5%), molto inferiori al limite di legge dello 0,8%.
Il più grande segreto per un olio eccellente risiede nel tempo: dal momento in cui l’oliva si stacca dal ramo, inizia un processo di ossidazione che ne compromette la qualità.
Più tempo passa, più l’olio perde la sua inconfondibile freschezza e capacità di purezza.
Nel mio frantoio, grazie a un nuovo impianto altamente performante, lavoro le olive appena raccolte, spesso senza nemmeno far passare la notte.
Questo impianto mi permette di lavorare fino a 500 quintali di olive in 24 ore, una capacità enorme che garantisce una molitura quasi istantanea.
Questa non è solo una scelta tecnica, è la mia garanzia di Purezza: solo lavorando un’oliva sana nel minor tempo possibile posso preservare intatte tutte le sue preziose caratteristiche organolettiche.
Sentirai spesso parlare di “estrazione a freddo”.
Non è uno slogan, ma un metodo di lavoro essenziale, quando si tratta di mantenere intatta la Purezza dell’olio extravergine di oliva abruzzese.
Per “estrazione a freddo” si intende un processo di lavorazione meccanica dell’olio che avviene a una temperatura controllata, sempre inferiore ai 26°C.
Superare questa soglia velocizzerebbe la produzione, ma “cuocerebbe” la pasta di olive, distruggendo molti dei profumi, dei sapori e delle proprietà benefiche del frutto.
Io mi assicuro che la temperatura nel mio frantoio non superi mai questa soglia.
È un processo più lento e delicato, ma è l’unico modo per trasferire intatta la Purezza dall’oliva alla bottiglia.
Infine, c’è un dato che ti parla della salute dell’olio: l’acidità, un parametro chimico che indica lo stato di salute delle olive al momento della frangitura.
Non va confuso con il sapore: quello che pizzica in gola è il piccante, segno di un olio extravergine di oliva giovane e ricco di polifenoli.
Un’oliva sana, raccolta al momento giusto e lavorata subito, donerà un olio extravergine di oliva con acidità bassissima, che, per legge, deve essere inferiore allo 0,8%.
Come Custode della Purezza, ti garantisco che il mio Olio Gentile d’Abruzzo si attesta su valori bassissimi, compresi tra lo 0,15% e lo 0,50%, molto al di sotto del limite di legge.
Questo numero è la prova scientifica di un lavoro fatto senza compromessi e la tua garanzia finale di un prodotto sano, fresco e autentico.
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Lascia che ti spieghi perché un olio artigianale di alta qualità, estratto a freddo, ha un prezzo diverso da quello che trovi comunemente al supermercato.
Essere proprietario di un frantoio per me era il sogno di una vita.
Un sogno che ho realizzato nel 2012, quando un vecchio frantoiano decise di cedere la sua attività, che ho rilevato con grandi sacrifici, senza ricevere alcun aiuto.
Quei sacrifici iniziali sono stati la base su cui ho costruito tutto, non solo un’azienda agricola, ma il proseguimento di una tradizione di famiglia.
Il prezzo di ogni bottiglia racchiude anche il valore di quella scelta, di quella passione che mi spinge ogni giorno a fare il mio lavoro al meglio.
Portare avanti una tradizione non significa rimanere fermi nel passato, ma rispettarla, migliorandola con le migliori tecnologie a disposizione.
Per questo nel 2022 ho fatto un investimento importante, decidendo di passare da un impianto di tipo tradizionale a uno di tipo continuo, altamente innovativo.
Questa scelta mi permette oggi di lavorare le olive in tempi rapidissimi e a temperature controllate, preservando una qualità che con i vecchi metodi era impensabile.
Quel costo di produzione è un investimento diretto nella Purezza del prodotto finale che arriva senza compromessi sulla tua tavola.
Alla luce di tutto questo, il prezzo diventa un patto di trasparenza tra me e te.
Per venire incontro a ogni esigenza, ho pensato a diversi formati, ognuno pensato per un uso specifico, ma tutti contenenti la stessa promessa di Purezza.
Quando vedi un olio a pochi euro al litro, chiediti: dove sono i sacrifici, dove sono gli investimenti, dov’è la garanzia di un processo che rispetta la materia prima?
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Come Custode della Purezza d’Abruzzo, credo nella trasparenza assoluta, per questo voglio spiegarti quali sono i principali riconoscimenti che tutelano l’olio abruzzese.
La sigla DOP sta per “Denominazione di Origine Protetta”, ed è il riconoscimento più prestigioso che l’Unione Europea (UE) assegna a un prodotto agroalimentare.
È la massima garanzia di autenticità e di legame con il territorio.
Per ottenere questo marchio, un produttore deve rispettare un rigido disciplinare che impone regole ferree. In breve, significa che:
Nella nostra regione esistono tre diverse DOP per l’olio extravergine di oliva abruzzese, ognuna legata a una provincia specifica:
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Le risposte che troverai sono frutto della mia esperienza e della mia filosofia di Custode della Purezza d’Abruzzo, pensate per aiutarti a scegliere sempre con consapevolezza.
Il miglior olio extravergine di oliva abruzzese è quello che nasce dal rispetto per la terra, per i tempi della natura e per le olive stesse.
Dal mio punto di vista di Custode della Purezza d’Abruzzo, il miglior olio abruzzese è quello che puoi definire “puro”:
Nasce da olive sane, raccolte al giusto punto di maturazione e lavorate entro poche ore.
Viene estratto a freddo, sotto i 26°C, per conservare intatti tutti i suoi profumi e le sue proprietà.
Ha un’acidità bassissima, prova scientifica di un lavoro fatto a regola d’arte.
Il mio Olio Gentile d’Abruzzo non è “il migliore”, ma è la mia personale e onesta interpretazione di cosa significhi essere il miglior olio possibile: un prodotto che custodisce la Purezza del nostro territorio e la esprime con Gentilezza.
L’olio extravergine abruzzese è lo specchio della nostra terra, un prodotto unico perché unico è il luogo in cui nasce. Le sue caratteristiche principali sono:
Un equilibrio unico, dato dal nostro microclima speciale, dove le correnti fredde della Majella incontrano la brezza dell’Adriatico. Questo permette alle olive di maturare in modo armonico, senza eccessi.
Un profilo aromatico elegante, nel suo colore giallo brillante con riflessi verdi, dominato da cultivar autoctone come la Gentile di Chieti, che regala delicate note di mandorla e un fruttato medio mai invadente.
Un sapore versatile, che può variare a seconda del blend, ma che nella sua espressione più autentica tende a essere equilibrato, con note di amaro e piccante che ne testimoniano la freschezza, senza mai coprire il sapore dei piatti.
Anche se l’amaro (e quel pizzicore in gola, il “piccante”) può sembrare un difetto, in realtà, è esattamente il contrario: l’amaro e il piccante sono i più grandi pregi di un olio extravergine di oliva giovane e di alta qualità.
Quel sapore è la “voce” dei polifenoli, potentissimi antiossidanti naturali presenti nell’oliva sana.
Un olio ricco di polifenoli non solo fa bene alla salute, ma è anche la prova che le olive sono state raccolte al momento giusto (un po’ prima della piena maturazione) e lavorate immediatamente.
Un olio che non pizzica e non ha note amare è spesso un olio vecchio, stanco o prodotto da olive troppo mature.
Un olio, per essere davvero “sano”, deve rispettare due condizioni fondamentali.
Prima di tutto, la trasparenza della filiera. Un olio sano nasce da una filiera corta, dove conosci il produttore e sai esattamente come lavora. Quando scegli un prodotto artigianale, scegli un olio di cui puoi fidarti.
In secondo luogo, il metodo di coltivazione. Per me, un’agricoltura sana significa rispettare la natura. Per questo non uso sostanze chimiche di sintesi per i miei ulivi, garantendoti un prodotto che non è solo buono, ma genuinamente sano.
Un olio “100% italiano” è un olio extravergine di oliva le cui olive sono state raccolte ed estratte a freddo in Italia.
Per riconoscerlo, devi leggere attentamente l’etichetta e individuare la sua origine di provenienza. Come ad esempio:
“Olio extravergine di oliva 100% italiano”, “Olio extravergine di oliva italiano” o “Prodotto in Italia”: questa è la tua garanzia.
“Miscela di oli di oliva originari dell’Unione Europea”: questa dicitura nasconde spesso miscele di oli di diversa provenienza e qualità, creati per abbattere i costi a discapito del sapore e della trasparenza.
La mia filosofia di Custode della Purezza d’Abruzzo è l’esatto opposto: non solo ti garantisco un olio 100% italiano, ma un olio 100% abruzzese nato e cresciuto nel mio “Cuore Verde d’Abruzzo”, senza compromessi.
Non posso dirti quale sia la regione “migliore” che fa l’olio più buono in assoluto, ma posso raccontarti perché la mia, l’Abruzzo, è unica.
La nostra terra vive un dialogo costante tra due giganti: la roccia imponente della Majella e l’azzurro del Mar Adriatico.
Questo incontro crea un microclima irripetibile, con escursioni termiche e brezze che cullano gli uliveti dando vita a un olio che esprime la sua massima Purezza.
Quindi, forse, la regione migliore è semplicemente quella che riesce a raccontarti la storia più autentica nella tua tavola.
E io, ogni giorno, lavoro perché la mia terra possa raccontare la sua.
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Le informazioni tecniche e istituzionali presenti in questa guida sono state attentamente verificate utilizzando esclusivamente fonti autorevoli e ufficiali.

CREA (consiglio per la ricerca in agricoltura)
La principale fonte scientifica nazionale, utilizzata per la descrizione tecnica delle cultivar e delle caratteristiche del territorio abruzzese.

Abruzzo Turismo (portale ufficiale della Regione)
La fonte istituzionale per la descrizione del nostro microclima unico e del legame tra l’olio e la cultura della nostra regione.

Qualigeo (atlante dei prodotti DOP e IGP)
Il riferimento ufficiale per la spiegazione delle certificazioni di qualità e per la descrizione delle DOP presenti in Abruzzo.
Nicola D'Alessandro
Frantoiano per sogno, agricoltore per tradizione. Sono il Custode della Purezza d'Abruzzo. Da generazioni, la mia famiglia si prende cura di questo angolo di terra tra la Majella e l'Adriatico. La mia missione è semplice: proteggere l'autenticità di questo territorio e portarla, intatta, sulla tua tavola.
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